Sentiero "Cammino Jacopeo d'Anaunia"

Un interessante "cammino" fra storia, cultura, natura.

tracciato completo del Cammino
La mappa evidenzia:parte del tracciato del Cammino completo(tratto in azzurro);tracciato del Cammino che interessa il Comune di Cis(tratto marron)tracciao del Cammino che interessa il centro... © Webgis P.A.T. immagine modificata - Creative Commons Attribution 1.0 Generic (CC BY 1.0)

Descrizione

Foresta e bosco

Il percorso è stato ideato nel 2007 dall’ Associazione Anaune Amici del Cammino di Santiago e si rifà al famoso percorso “Cammino di Santiago de Compostela” che è composto da ben 12 itinerari che partono da Spagna, Francia, Portogallo. La Val di Non da tempi remotissimi è stata percorsa, attraverso strade, sentieri, mulattiere, dai residenti per raggiungere i luoghi sacri e di devozione al fine di chiedere grazia e misericordia.

Il “Cammino Jacopeo d’Anaunia lungo circa 170 km parte ed arriva a Sanzeno e si articola in otto tappe che toccano punti interessanti di luoghi antichi non solo della Val di Non ma anche della bassa Val di Sole: chiese antiche, luoghi di culto, eremi, santuari ci regalano momenti di sacralità; paesaggi, usi e costumi, culture dei vari territori attraversati ci fanno assaporare la tranquillità di un tempo e la gastronomia locale.

La tappa di circa 26 Km, che interessa Cis è la III°Tappa-Bis che parte da Marcena, in Val di Rumo ed arriva a Terzolas in Val di Sole.

Il tratto del “cammino” che attraversa il territorio di Cis inizia a nord, al confine con il comune di Livo e scende lungo la destra orografica del torrente Barnes, attraversando il bosco. Giunti in  località Salve Regina (inserire link) si prosegue fino all’incrocio con la S.P. 57-Cis-Livo- e poi seguendo la segnaletica, dopo circa 1 Km.,si entra nel centro abitato di Cis.

Scarica il percorso della III° tappa del Cammino Jacopeo d'Anaunia:

Area verde Salve Regina

L’area è dotata di tavoli, panche e focolari; di una casetta(ex segheria) ristrutturata a bivacco, con tavola, panca e focolare.

Località Salve Regina-38020 Cis

Chiesa di San Giorgio

La Chiesa, dedicata a San Giorgio, patrono di Cis, giace su un colle da cui si può godere un panorama sull’Alta Val di Non e la bassa Val di Sole. 

Via Plan 38020 Cis

vista della Chiesa di S.Giorgio

Modalità di accesso

Il tratto del “cammino” che attraversa il territorio di Cis inizia a nord, al confine con il comune di Livo e scende lungo la destra orografica del torrente Barnes, attraversando il bosco. Giunti in  località Salve Regina si prosegue fino all’incrocio con la S.P. 57-Cis-Livo- e poi seguendo la segnaletica, dopo circa 1 Km.,si entra nel centro abitato di Cis.

il Cammino...passa per il centro di Cis

All’inizio del percorso, sulla sinistra, spicca sul colle la Chiesa di S. Giorgio, patrono del paese, che merita sicuramente una visita. Si prosegue per Via Chiesa fino a Piazza Centrale, dove si trova un’ antica fontana con lavatoio e alla nostra sinistra; sulla parete esterna del Municipio e dell’edificio della Cassa Rurale, si possono ammirare degli antichi affreschi murali di interesse culturale.

Proseguendo si passa sotto i porticati della storica Via Poz, e davanti alla caratteristica Cappella della Madonna del Rosario, e dopo circa 300 mt., passando per un tratto di centro storico, si arriva in località -frazione Viar-. Lasciando la strada principale si prosegue per una strada rurale, fra i frutteti dove s’incontra una croce e seguendo la segnaletica si arriva fino a Terzolas in Val di Sole.

Il percorso nel centro abitato di Cis

partenza: Via Chiesa-Cis

lunghezza tratto(solo andata fino al confine con il Comune di Caldes): 1,600 Km

tempo percorrenza(solo andata): 1 h

altitudine partenza: 724 mt.

altitudine arrivo(al confine con il Comune di Caldes: 762 mt.

dislivello min/max 38 mt.

percorribilità: a piedi-NO DISABILI

livello difficoltà: T-turistico

Indirizzo

Ulteriori informazioni

Affresco sulla parete esterna del Municipio

Il dipinto murale è collocato nell’area destra della facciata, a poca distanza dall’angolo della casa, e rappresenta una Madonna con Bambino tra i Santi Antonio abate e Rocco.

Il dipinto fu eseguito con la tecnica dell’affresco, da un pittore anonimo, itinerante, di formazione popolare, attivo nel corso della seconda metà del XVI secolo nelle valli di Sole e di Rumo. Nel 2023 l’affresco è stato restaurato.

La rappresentazione sulla parete nord dell’attuale Municipio si sviluppa in un rettangolo, alto cm 168 e largo cm 223, delimitato da una cornice architettonica, dipinta in colore grigio, formata da due lesene che sostengono un architrave.

Lo spazio interno è suddiviso in tre riquadri, ognuno dei quali contiene una sacra figura, che emerge da una campitura di fondo scura, quasi nera:

-al centro la Madonna, in posizione eretta, con in braccio il Bambino;

-a destra sant’Antonio abate, con il volto anziano, con barba e capelli bianchi, in abiti monacali;

-a sinistra un san Rocco dal volto giovane, in abiti da pellegrino, che stringe nella mano sinistra il bastone.

Affresco in via Chiesa

Nel paese di Cis, al numero 4 di via Chiesa, vicino alla Cassa Rurale, l’anonimo pittore dipinse ad affresco uno stemma, collocato sopra la porta d’entrata, ed una più ampia raffigurazione con una Madonna con Bambino, una Santa ed un san Giorgio, quest’ultimo purtroppo parzialmente distrutto per l’apertura di una finestra.

La storica via Poz con La Cappella della Madonna del Rosario

Via Poz è una storica via di Cis, di antiche case, costruite secondo la tradizione trentina: porticati, piccole finestre, cortili interni coperti(in trentino “somas”); tetti a padiglione, sostenuti da travi di legno, appoggiati sulla muratura, che lasciano spazio ad ampi sottotetti. 

In via Poz si trova la cappellina della Madonna del Santo Rosario. La statua della Madonna, fu scolpita dall’intagliatore Pietro Fusani nel 1752 e inizialmente posta nella Chiesa di S. Giorgio e poi, nel 1880, collocata nella cappellina, per volontà degli emigrati nel Colorado in America. Nel 1861 un incendio bruciò il tetto della cappellina che fu rifatto nel 1866. Fra luglio 2015 e febbraio 2016 la scultura è stata restaurata. Così pure anche la Cappella-Glesiola di Poz- che la ospita, è stata ristrutturata nel 2017.

Il Crocifisso in località Viar

Nel tratto di sentiero che attraversa i frutteti s’incontra una croce: punto di arrivo delle “rogazioni” che erano processioni a cui partecipavano tutti i paesani, cantando le litanie dei Santi e altre preghiere per implorare da Dio la conservazione e la prosperità delle messi e dei frutti della terra (rogare significa pregare con insistenza, ripetutamente). Si tratta di un’usanza molto antica, che risale all’anno 600.

Il punto di partenza delle rogazioni era sempre la Chiesa, e si faceva il giro delle diverse croci che un tempo erano presenti nella campagna circostante il paese.

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