Descrizione
La chiesa, dovrebbe risalire alla prima metà del XIII secolo.
Probabilmente una prima citazione indiretta si ebbe già nel 1117 ma fu solo dal 1266 che la chiesa venne ricordata su documenti e descritta come edificata accanto ad un camposanto. Rimane comunque accertata anche da indagini archeologiche recenti la preesistenza, sullo stesso sito, di un tempio pagano di epoca romana (tra il I e il VI secolo) ed ancora prima di insediamenti umani risalenti all'età del ferro.
E' certo che nel corso degli anni l'edificio subì numerosi interventi di rifacimento e restauro per aggiornarne l’attuale aspetto secondo il gusto gotico e rinascimentale.
Gli interventi più significativi.
XV secolo: ricostruzione della chiesa con interventi di consolidamento dell’edificio; interventi di arricchimento decorativo con nuovi affreschi sia negli interni sia nelle parti strombate delle finestre esterne dell'abside.
XVI secolo: ampliamento ed innalzamento di tutta la sala; rifacimento del tetto e della facciata; costruzione del portale maggiore.
XVIII secolo: realizzazione di restauri conservativi;
XIX secolo: aggiunta delle balaustre per separare la sala dal presbiterio; numerosi interventi per riparare i danni causati da eventi atmosferici e da scosse di terremoto; rifacimento della pavimentazione interna di tutta la chiesa.
XX secolo: decorazione a fresco della volta che precede l'abside; interventi restaurativi sia semplicemente conservativi sia per riparare i danni causai da eventi sismici; consolidamento della torre campanaria; rinnovata la pavimentazione della navata; revisione degli arredi in legno.
Le sculture e gli affreschi all’interno della Chiesa.
La facciata è opera dei maestri muratori Taddeo fu Ruffino Patini da Magràs e Giannantonio Petri da Cagnò che la realizzarono nel 1594 il portale invece è del 1627.
L'interno si presenta ad unica navata in stile gotico, con tre campate e abside poligonale, che conserva resti di affreschi quattrocenteschi, coperti da scialbo nel XVII secolo. Particolare è il pulpito settecentesco, dello scultore Vigilio Fortunato Prati di Cles; in alto le vetrate ottocentesche con le figure dei santi martiri Tarcisio ed Agnese.
Gli altari sono tre:
l’altare maggiore che conserva la scultura lignea raffigurante San Giorgio a cavallo che uccide il drago, realizzata da F. Demetz nel 1883; due laterali: uno dedicato al Sacro Cuore Nicolò l’altro alla Madonna del Rosario.
Sull’Arco Santo è visibile una Crocifissione dipinta da Matteo Tevini nel 1932. Sempre dello stesso autore i due affreschi che rappresentano S. Vigilio e S. Giuseppe.
Molto particolare è la Via Crucis realizzata nel XVIII secolo.