La Bordolona- paradiso di montagna

Il territorio della Bordolona si trova nel cuore della catena delle Maddalene e copre una vasta superficie partendo da una quota di 1.700 ai 2.700 mt, al confine con l’Alto Adige

la vasta area della Bordolona
panorama sulla Bordolona vista dalle cime delle Maddalene © Comune di Cis - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Montagna

La Bordolona fa parte del Comune catastale di Bresimo, la proprietà della particella fondiaria (1930) e delle due malghe, Bordolona Bassa e Alta, è del Comune di Cis.

 

Il significato etimologico di Bordolona è:  “bordo, ai margini, alla fine” ad indicare l’estremo territorio della Val di Non; altro significato deriva da “borda” con cui localmente viene chiamata la nebbia che spesso cala in quella zona durante l’anno.

Il territorio è quasi interamente a pascolo ornato dalle cime delle Maddalene e offre uno stupendo paesaggio alpino con larici, pini mughi ed ontani fra i quali vivono camosci, caprioli, cervi, lepri; i tetraonidi come la pernice bianca ed il gallo forcello e i rapaci quali l’aquila reale, la poiana, gufi, civette ed anche il gipeto…e naturalmente le mucche al pascolo nei mesi estivi.

E’ veramente una gioiosa ed incomparabile esperienza per l’escursionista: percorrere i numerosi sentieri della Bordolona,che attraversano la catena delle Maddalene, collegando fra loro la Val di Sole, la Val di Non e la Val d’Ultimo in Alto adige, fra distese di pascoli colorati dalle fioriture dei rododendri; soggiornare nelle due strutture ricettive(malga Bordolona bassa e alta) per gustare prelibati piatti tradizionali, acquistare latticini e salumi locali e volendo, pernottare con prima colazione. 

Area verde Salve Regina

L’area è dotata di tavoli, panche e focolari; di una casetta(ex segheria) ristrutturata a bivacco, con tavola, panca e focolare.

Località Salve Regina-38020 Cis

Larice secolare monumentale

Nella località Dieci Case si trova un bosco di larici secolari.

Larice di Bresimo, Strada forestale Binasia 38020 Bresimo

percorso per arrivare in località Dieci Case

Modalità di accesso

La località Bordolona, si può raggiungere comodamente con la propria macchina. Arrivati a Bresimo in località Bagni si prosegue lungo la strada comunale, seguendo l’indicazione Malga Bordolona, che si inoltra nella Val di Bresimo. Lasciando alla nostra sinistra il torrente Barnés, si prosegue in salita per circa 7 Km e si arriva alla Malga Bordolona Bassa a quota 1.806 mt. Da qui, dopo circa 2,5 Km, si può raggiungere, percorrendo la strada forestale(obbligatorio il permesso) la Malga Bordolona Alta.

E’possibile arrivare in località Bagni, anche partendo da Cis scendendo,inizialmente, lungo la S.P.57 Cis-Livo-; a circa 1 Km. giriamo a sinistra seguendo l’indicazione Salve Regina. Si prosegue in salita per circa 4 Km costeggiando alternativamente a destra e sinistra il torrente Barnés fino ad arrivare alla località Bagni.

L’accesso non presenta barriere architettoniche ed è ben segnalato.

Indirizzo

Ulteriori informazioni

Cenni storici sulle malghe della Bordolona

Già nel ‘700, mucche, capre, pecore, cavalli, provenienti dalle stalle di Cis e non solo, in estate venivano portate, salendo per le mulattiere ed i sentieri, sui pascoli della Bordolona.

Nel 1890 il comune di Cis, costruisce la malga della Bordolona Alta lunga ben 72 mt. che fu poi abbandonata nel 1919 e sostituita più a valle in posizione più accessibile e prese il nome di Bordolona Bassa.

Questa malga fu costruita con muri a secco ed il tetto con scandole in legno di larice; quindi con materiale del posto, visto che non vi era una strada per il trasporto di materiali alternativi.

La costruzione di una strada di collegamento era indispensabile e dopo 9 anni dall’inizio lavori, fu inaugurata nel 1966. La strada facilitò il trasporto del legname, ma soprattutto la ri-costruzione della Malga Bordolona alta nel 1972 lunga 82 mt. e larga 6.5 mt. per una capacità di 140 capi. Nel 1977 segui la ri-costruzione della Bordolona Bassa con le stesse misure e nello stesso posto della precedente, costruita nel 1919.

Seguirono altri interventi con lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’Agritur alla Bordolona Bassa nel 2005/06 e di costruzione di una nuova struttura ricettiva alla Bordolona Alta, nel 2018. Oggi oltre alla funzione di ricovero per le mucche, le due malghe rivestono un importante punto di riferimento per l’utenza turistica e l’escursionismo di montagna, offrendo servizi di ristorazione e pernottamento durante la stagione estiva.

La sentieristica

  1. I sentieri S.A.T. che partono o attraversano la malga Bordolona Bassa sono:
  • O112-sentiero ad anello Malga Bordolona, lago Trenta , val di Clapa, passo Clapa, malga Bordolona
  • O136-sentiero Lago Trenta/Alphaner See

     2. I sentieri S.A.T. che partono o attraversano la malga Bordolona Alta sono:

  • O133-sentiero A. Bonacossa
  • O133B-sentiero A. Bonacossa traversata Maddalene Sud.
  • O136-sentiero Lago Trenta/Alphaner See

 La Bordolona è attraversata da un tratto del Sentiero Italia. Il sentiero si sovrappone al sentiero A. Bonacossa n°O133 e O133B.

Cosa offrono la malghe

Alla Bordolona ci sono due malghe: la Bordolona Bassa o di Sotto(1.806 mt) dove si trova la stalla, l’Agritur con il servizio di ristorazione, il caseificio lo spaccio; la Bordolona Alta o di Sopra(2.086 mt.) dove si offre il servizio di pernottamento e prima colazione.

Nello spaccio della malga Bordolona bassa, si possono acquistare il formaggio nostrano di malga; il casolet, lo yoghurt, ricotta e burro, particolarmente gustoso e richiesto. Oltre ai latticini si trovano salumi quali speck, coppa, pancetta..ecc.  Il tutto prodotto con latte di malga e carne di maiali allevati in malga.

La giornata lavorativa in malga

 La sveglia è alle tre del mattino e si comincia nel caseificio per controllare le forme di formaggio in stagionatura e per preparare le “caldere” per la produzione che inizierà verso le sette del mattino dopo la mungitura. Alle quattro e mezzo circa si comincia a radunare le mucche in stalla per la mungitura e dopo, il pastore, le accompagna al pascolo, mentre gli altri addetti continuano la giornata lavorativa nella lavorazione del formaggio. Durante il giorno le mucche pascolano liberamente nei prati della malga; le più giovani salgono in quelli più alti; alla sera si radunano in stalla per la mungitura serale e poi, si lavora il latte munto nel caseificio e si prepara la lavorazione del formaggio per il giorno dopo. Oltre alle mucche, circa un centinaio, principalmente da latte, ci sono da accudire anche i maiali, e alcuni cavalli. Tutto ciò si ripete giornalmente dal 10 giugno circa ai primi di ottobre. Finito l’alpeggio le mucche “rincasano” nei paesi di provenienza nelle stalle dei rispettivi proprietari.

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